Sei generazioni. Da cent’anni su questa terra.

La storia della famiglia Zannoni mette le sue radici a Montalcino grazie a Giovanni Zannoni, allevatore di bestiame che lascia la Romagna nel 1870 per stabilirsi tra le colline ilcinesi.

Nel 1907 il suo figlio primogenito Angiolino Zannoni arriva al podere La Fortuna, nella nuova casa rurale a conduzione mezzadrile con 4 ettari di terreno, vinto - raccontano le storie, a un tavolo da gioco, con la fortuna che sin da allora ha accolto e nominato il podere.

Dal matrimonio di Angiolino con Quirina, donna di campagna, nacquero sei figli. Gino Zannoni emerse tra questi, conducendo con la moglie Iva l’azienda fino alla fine della mezzadria.

Nel 1965 acquistarono con il figlio Gioberto il podere tanto agognato, iniziando i lavori di ristrutturazione del fabbricato colonico e impiantando vigneti specializzati a Brunello.

Nello stesso periodo inizia a Montalcino lo sviluppo e l’espansione del Brunello come denominazione, quando nel 1967 un insieme di grandi e piccoli produttori progettarono le basi del Consorzio del Brunello, con Gino Zannoni uno dei 25 soci fondatori.

La prima bottiglia di Brunello di Montalcino La Fortuna prodotta data 1974, mentre il primo Rosso di Montalcino è del 1971.

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Dall’unione di Gioberto Zannoni con Felicetta nascono Angelo e Romina, i rappresentanti della quinta generazione di produttori di vino a La Fortuna che oggi conducono, insieme alla madre, un lavoro con grande rispetto per la tradizione, arricchito dalla ricerca e dall’innovazione.

La Fortuna è il frutto della passione e del duro lavoro, del rispetto e della conoscenza, della dedizione e visione di ben cinque generazioni di produttori e vignaioli, e saranno questi stessi valori che hanno portato “la fortuna” ad essere tramandate con amore e speranza alla sesta generazione, per adesso giovanissima.